Siamo su MusikZ in compagnia di Mico Argirò che ha da poco rilasciato il suo ultimo singolo. Vuoi raccontare il tuo progetto?

Io sono un essere umano che racconta storie della sua vita e del mondo visto dai suoi occhi. Il mio progetto è tutto qui: mi diverto tanto a sperimentare musicalmente mentre racconto di me e del mondo intorno a me.

Qual è il tema principale di “Lambrooklyn”? 

Il tema principale sono le mie emozioni nel periodo delle zone rosse, del coprifuoco che infrangevo per passeggiare a Lambrate (Milano) e dell’assenza forzata di qualcuno vicino con cui bruciare. È una canzone di desiderio, ma è anche una canzone d’amore per la libertà.

Quale credi che sia il tuo punto di forza?

La sincerità dei miei occhi, la stranezza delle contorsioni della mia testa, l’umanità.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Ho tantissimi artisti di riferimento, e non mi limito all’ambito solo musicale, anzi. M piacciono molto quegli artisti che mischiano arte e vita, pregni di umanità. È difficile fare dei nomi, sono tanti, penso ad Enzo Avitabile, a Caravaggio, a Pasolini, a Eugenio Bennato, a Fabrizio De Andrè, a Antony De Mello, a Sanguineti, Baudelaire, San Francesco, Boccaccio.

Potrei continuare questa lista per ore.

Come vedi il tuo percorso artistico tra qualche anno?

Mi piacerebbe continuare a scrivere e cantare, a raccontare il mondo e a suonare dal vivo. Ho un sogno che è insieme piccolo ed enorme.

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